Le proprietà dietoterapiche di tutti gli agrumi sono molto simili e sono dovute alla provata combinazione di minerali e di vitamina C. Quest’ultima migliora la funzione del sistema immunitario contro le malattie infettive e contribuisce ad arrestare la proliferazione delle cellule cancerogene. Sono, inoltre, presenti i flavonoidi: componenti non nutritivi chiamati elementi fitochimici. Oltre a conferire colore alla frutta, possiedono potere curativo e preventivo in quanto agiscono come antiossidanti e antinfiammatori. Nella polpa e nella pellicola bianca che si trova sotto la buccia è presente la pectina, che si trova anche in molti altri frutti come la mela.
La pectina (fibra idrosolubile: solubile in acqua), viene utilizzata nell’industria farmaceutica (soprattutto per l’elaborazione degli sciroppi) e per la preparazione delle marmellate, gelatine, e dolci in genere. E che dire del loro gradevolissimo profumo? Certamente a molti di noi rievoca il ricordo delle fresche spremute fatte dalla mamma per prevenire o curare un raffreddore o un’influenza. Si, perché grazie al loro contenuto in vitamine, soprattutto vitamina C, aiutano a combattere e prevenire i comuni e frequenti stati influenzali e da raffreddamento. E la natura ci viene incontro donandoci questi buonissimi frutti proprio nel periodo in cui maggiormente ne abbiamo bisogno, ossia, nella stagione invernale.
Trattando il tema agrumi il primo a venirci in mente è l’arancia, regina di questi meravigliosi e salutari frutti. Questa è ricca di vitamina C (50 mg in 100 gr di arance), di acido citrico, zucchero, fosforo, calcio, potassio ed acqua (presente per il 90%), apportano mediamente 34 kcal per 100gr. Ottimi da mangiare e da bere; è necessario sapere, però, che la vitamina C, all’esposizione all’aria e alla luce, degrada velocemente, dunque è necessario consumare la spremuta di agrumi appena fatta. Ma oltre all’arancia, ci sono altri numerosi “nettari della salute”, come: mandarini, clementine, mandaranci, pompelmi, limoni e, i meno conosciuti, pomelo, lime, cedro e mapo.
I mandarini, originari della Cina, oltre ad essere consumati tal quali o lavorati nella produzione di marmellate e frutta candita, presentano una buccia parecchio aromatica che viene utilizzata per la produzione di liquori. Sono un po’ più calorici rispetto agli altri agrumi (circa 67 Kcal ogni 100gr), e sono ricchi di potassio e di fibre con proprietà lassative e diuretiche. Hanno un elevato tenore di zuccheri e un basso indice di sazietà: per questo sono sconsigliati ai diabetici. I mandarini hanno anche proprietà rilassanti. Le clementine sono degli ibridi, e precisamente tra il mandarino e l’arancio amaro. La loro particolarità è che, rispetto ai mandarini, non possiedono i fastidiosi semi all’interno degli spicchi e questa è una delle caratteristiche che porta maggiormente la gente a sceglierle. L’aspetto più rilevante è la loro ricchezza di vitamina C, di flavonoidi e caroteni, che ne potenziano l’effetto antiossidante e di protezione delle pareti vascolari. Un altro vantaggio delle clementine è il loro minore apporto energetico rispetto ai mandarini: 53 Kcal per 100gr.
Il mandarancio è un frutto ibrido nato dalla fusione tra il mandarino e l’arancio dolce, ha l’aspetto del mandarino e l’aroma è un mix dei due. Diversamente da ogni altro agrume, il pomelo non è sferico ma si presenta spesso con una forma a pera. La buccia è liscia, verdina, alle volte rosata, mentre la polpa raggiunge i colori dal giallo paglierino al rosa fino al rosso. È il più grande tra i frutti dei citrus. Tipica per questa specie è l’abbondante presenza della sostanza bianca spugnosa sotto la buccia (detta albedo) che costituisce addirittura tutta la parte superiore del frutto, cioè la parte stretta della forma a pera. Se il frutto è maturo il gusto è piacevole e senza alcuna acidità. Ogni spicchio del frutto è piuttosto grande, presenta piccoli semi e una spessa buccia. Il pompelmo è un ibrido naturale tra il pomelo e l’arancio dolce. La polpa è succosa, amarognola-acidula, normalmente gialla, o rosa-rosso in alcune varietà.
I frutti sono destinati al consumo fresco o all’industria per la produzione di succhi. Oltre ad essere ipocalorico (26 Kcal ogni 100gr), riduce i livelli di glucosio nel sangue ed aiuta ad assorbire gli zuccheri. E’ ricco di bioflavonoidi, sostanze antiossidanti che proteggono l’organismo dai radicali liberi. Inoltre è ricco di acqua e di potassio, che aiuta a combattere la ritenzione idrica, depurando e sgonfiando. Il limone, con un apporto calorico estremamente ridotto (29 Kcal ogni 100gr), è un’ottima riserva di vitamina C, che si conserva a lungo grazie allo spessore della buccia e all’acidità del succo, ha un buon effetto digestivo, dovuto all’elevato contenuto di acido citrico. Riequilibra il metabolismo, ha proprietà antisettiche e astringenti e migliora i processi digestivi. L’Italia vanta tre produzioni IGP (indicazione geografica protetta): il limone Costa d’Amalfi, quello di Sorrento e il limone Femminello del Gargano.
Ottimo è anche il lime. Il frutto, che matura da luglio a settembre, e’ leggermente ovale, la buccia e’ sottile, dal colore verde intenso e brillante con qualche sfumatura gialla e ricca di oli essenziali; la polpa e’ succosa e dal gusto acidulo, ma esiste anche una varietà dal sapore leggermente agrodolce. E’ una pianta che viene coltivata anche a scopo ornamentale. Ha un alto contenuto di potassio, ideale per contrastare i bruschi cali di tono e fornisce soltanto 11 Kcal ogni 100gr. E’ ricco di vitamina C: con solo 50 ml di succo si copre il suo fabbisogno giornaliero, che è pari a 60 mg. Interessante anche l’apporto di bioflavonoidi che aiutano l’assorbimento della vitamina e ne potenziano l’azione protettiva sulle pareti dei capillari.
Poi c’è il cedro, un agrume piuttosto grande e di forma allungata, con scorza gialla che può essere liscia o ruvida, mentre la parte interna della scorza è bianca e soffice e lo spessore ha un picciolo corto di colore verde. In Italia i cedri si coltivano soprattutto in Calabria. Aiutano a combattere i disturbi digestivi e intestinali, hanno potere dissetante e rinfrescano l’alito. Grazie alla pectina, una fibra in grado di assorbire acqua in eccesso e le tossine, hanno una funzione anti-diarroica. Ma la loro principale caratteristica è il buon contenuto di vitamina K (implicata nei processi di coagulazione del sangue), di vitamina P, dall’azione antiossidante. La polpa non ha molti semi, è poco succosa ed ha un sapore acidulo e amaro.
In ultimo il mapo: frutto dalle caratteristiche intermedie tra il mandarino e il pompelmo. Ha una buccia molto sottile che resta in buona parte verde anche a piena maturazione e la sua polpa, giallo-arancio uniforme, ha un sapore gradevolmente acido.
Dunque, facciamo il pieno di arance, mandarini, e degli agrumi in genere che, oltre a rallegrarci grazie al colore, rafforzeranno le difese immunitarie per affrontare al meglio l’inverno già cominciato!
Servizio Dietetico Aziendale